Il 90% dell’elettricità viene prodotta dai combustibili fossili, come l’economico carbone, che bruciando in forni crea il calore necessario per far girare grandi dinamo che a loro volta imprigionano un terzo del calore prodotto trasformandolo in elettricità, gli altri due terzi di calore vengono dispersi nell’ambiente insieme al CO2. Un sistema da zingari che oggi spinge la politica nella direzione opposta delle rinnovabili e della ricerca.
Si dice “usiamo il nucleare”, nonostante tutti gli studi su come sbarazzarsi delle scorie radioattive abbiamo confermato che non esiste un solo posto sulla Terra dove non creino problemi e che non esiste alcun metodo per riciclarle o renderle innocue.
C’è una danza a livello mondiale delle scorie, milioni di barili sotto stretta sorveglianza, viaggiano di Stato in Stato, venduti al miglior offerente, viaggiano senza fissa dimora, come gli zingari, oggi sono qui, domani chissà, per sempre, fino alla fine dei tempi. Ma in questa danza ogni tanto, qualche barile viene a mancare all’appello e finisce, prima degli altri, in mani sbagliate. Finisce nel mare nel più fortunato dei casi.
Ascolta bene questo meraviglioso spot di Greenpeace. L’oceano e’ pieno di vita, veniamo tutti, dico tutti, dal mare. E forse saremo costretti a tornarci a breve.
A pezzettini.